Il pomodoro è una pianta erbacea annuale originaria del’America sud-occidentale. Solo agli inizi del 1800 cominciò ad essere impiegato in Italia come condimento e solo alla fine dello stesso secolo iniziò ad essere trasformato industrialmente. Le piante seminate sul posto hanno una radice fittonante che si estende in profondità; diverso il comportamento delle piante trapiantate in cui le radici tendono ad espandersi e ramificarsi. Il frutto è una bacca dalla forma e dimensione molto variabile da varietà a varietà.
LA COLTIVAZIONE
Esposizione: esposizione soleggiata e clima caldo sono indispensabili al pomodoro, cosa che esclude la possibilità di coltivarlo all’aperto senza ripari prima delle ultime gelate.
Messa a dimora/semina: semina da febbraio a marzo,in vaso e al coperto (20°C) in misura di 3-4 semi per vaso. Piantiamo poi all’aperto a maggio, o quando non c’è più rischio di gelate. Distanziamo le piante 60 cm, su file distanti 80cm. Infiliamo prima dei tutori di circa 1,5 mt per sostenere la pianta di pomodoro. Sotteriamo, eventualmente distendendola, la parte bassa del gambo fino alle foglie, in modo che emetta delle radici supplementari. Pigiamo bene la terra e annaffiamo in abbondanza. Forniamo una piccola conca ai piedi di ciascuna pianta per contenere l’acqua di annaffiatura. Per prevenire le malattie crittogammiche mettiamo in fondo a ciascuna buca delle foglie di ortica che, decomponendosi, costituiranno un macerato.
Terreno: il pomodoro vuole un terreno ricco di compost e poco argilloso. Se necessario, alleggeriamo la terra con della torba.
Concimazione: il terreno deve essere concimato in autunno e primavera. Comunque possiamo mettere del compost ben decomposto, o del concime organico per pomodori, nei buchi di piantumazione.
Malattie/parassiti: alternariosi (compaiono delle macchie sulle foglie), midollo nero (il fogliame ingiallisce ed i gambi diventano marroni), piede nero (macchie brunastre sul piede dellapianta, a livello del colletto), muffa grigia (macchie brune e muffa su foglie, gambi e frutti), afidi sulle foglie.
Durante la coltura: è importante durante la coltivazione togliere le femminelle, cioè le foglioline che si formano all’ascella dei fusti e delle foglie.
Raccolta: raccogliamo i pomodori secondo le nostre necessità prima che essi siano completamente maturi. A fine stagione (ottobre) espiantiamo il piede e appendiamolo in un luogo tiepido dopo aver eliminato le foglie: così facendo i frutti che ci sono ancora finiranno di maturare.
Consociazione/avvicendamento: aglio, basilico, carota, scalogno, spinaci, cipolle, prezzemolo, ravanelli.
Lontano da: cetriolo, patata, pisello, zucca.